Glaucoma

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Glaucoma

Il Glaucoma: una patologia silente

Più di un milione di persone in Italia, di età superiore ai 40 anni di età, soffrono di questa condizione oculare. Circa il 50% delle persone non sanno che sono affetti da glaucoma, in quanto è una malattia degli occhi che non presenta alcun sintomo fino fasi molto avanzate. E ‘noto come “cecità silenziosa”.
Questa malattia degli occhi provoca un danno del nervo ottico a causa di un forte aumento della tensione oculare a causa dello squilibrio tra la produzione di umor acqueo e la sua fuoriuscita. Negli stadi più avanzati si ha una visione cosiddetta ‘tubulare’ poiché si è persa la visione periferica mentre si vede ancora al centro del campo visivo.Il danno irreparabile del nervo ottico produce una perdita progressiva della visione che potrebbe anche portare alla cecità totale.

Quali sono i fattori di rischio per lo sviluppo di glaucoma? Alta pressione intraoculare:  più elevata la pressione nell’occhio, più facile è che si verifichi la lesione del nervo chiamata glaucoma.
La storia familiare di glaucoma: Il rischio di sviluppare la malattia dipende dall’ avere dei parenti stretti affetti da glaucoma. In tal caso è particolarmente raccomandabile sottoporsi ad una visita medica oculistica.
Le persone anziane: Dopo 50 anni di età glaucoma è più comune, soprattutto dopo 60 anni.
Miopia: occhi miopi hanno nervi ottici più suscettibili di soffrire un infortunio che non gli occhi miopi.
 Attualmente la migliore opzione per rilevare il glaucoma è la prevenzione attraverso la diagnosi precoce che consente un trattamento adeguato prima che i sintomi della malattia progrediscano irreparabilmente.
E’ necessaria 
 una visita medica annuale comprendente la misurazione della pressione intraoculare nelle persone oltre i 40 anni di età, in particolare quelli con una storia familiare di glaucoma.

La terapia può essere: medicinali da assumere a vita, parachirurgica (intervento laser) oppure chirurgica. La prima è la più diffusa, mentre le ultime due sono tendenzialmente adottate solo per i casi più gravi ma la nuova trabeculoplastica selettiva  (SLT-Selective Laser Trabeculoplasty) dà i migliori risultati nei pazienti non ancora sottoposti a trattamento farmacologico. Di solito la terapia farmacologica è incentrata sulla somministrazione di appositicolliri mentre l’intervento consiste in una trabeculectomia (letteralmente: “taglio del trabecolato”, che è il canale di fuoriuscita dell’umore acqueo). L’utilità della parachirurgica è limitata a pochi casi mentre l’SLT è indicata in tutti i casi di glaucoma ad angolo aperto.La terapia medica è basata essenzialmente sull’uso di colliri che hanno la funzione di ridurre la produzione di umor acqueo o aumentarne l’eliminazione.Le aree del campo visivo perse a causa dei danni provocati al nervo ottico non possono essere recuperate con nessuna delle tre terapie. La terapia ha funzione esclusivamente conservativa o preventiva nei confronti di un ulteriore danno della visione ed evitare la cecità. Tutte e tre le terapie hanno lo stesso scopo di facilitare il deflusso dell’umor acqueo dove si è creata un’ostruzione, rimuovendola se c’è, oppure nei punti in cui è più conveniente far defluire la produzione in eccesso di umor acqueo.

La trabeculectomia è stato per molti anni l’intervento standard per il trattamento chirurgico del glaucoma, ma nuovi sviluppi puntano ad un nuovo intervento chirurgico molto meno invasivo, non perforante, ossia la Sclerectomia profonda, che evita di entrare all’interno dell’occhio. Il periodo post-operatorio è molto più confortevole per il paziente e il recupero più veloce.
Queste nuove tecniche non perforanti consentono una maggiore sicurezza e minori complicanze rispetto alle tecniche tradizionali. Tuttavia, e a seconda del paziente, la trabeculectomia rimane ancora una chirurgia efficace e molto praticata in tutto il Mondo.