Il Cross-linking Corneale

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Il Cross-linking Corneale

ggi è a disposizione un nuovo trattamento per il Cheratocono: Cos’è il crosslinking: riboflavina e raggi UVA

Un trattamento non-invasivo CCL (corneal collagen cross-linking riboflavin) ha dimostrato di poter rinforzare la struttura corneale debole in pazienti con cheratocono. Il metodo funziona aumentando i collegamenti incrociati (cross-linking) tra collagene, che sono gli “agganci” naturali, una sorta di ponti all’interno delle molecole della cornea. Questi agganci sono fondamentali per impedire alla cornea di incurvarsi ulteriormente e divenire ripida ed irregolare (che è proprio la causa del cheratocono). Il trattamento CCL viene eseguito come un normale intervento di routine, e consiste in una sola seduta per occchio. Durante il trattamento un collirio di riboflavina viene applicato sulla cornea.

Dopo 5 minuti la vitamina viene attivata da una luce speciale ossia una piccola dose di raggi ultravioletti A (UVA), 365-nm per 30 minuti nel caso del trattamento tradizionale, o anche fino a soli 5 minuti utilizzando la metodica del CXL accelerato con tecnica Avedro®. Questo processo ha dimostrato in laboratorio e negli studi clinici di poter aumentare l’ammontare dei collegamenti di collagene nella cornea e quindi di fortificare la cornea. In molti studi scientifici internazionali, il trattamento si è dimostrato sicuro e efficace sui pazienti. Non sono state riportate complicazioni nel cristallino o nella retina grazie al limitato uso dei raggi ultravioletti. Nessuna mutazione nella densità  delle cellule endoteliali o nella trasparenza della cornea.

In uno studio durato 4 anni su pazienti con cheratocono in avanzamento attivo, l’incremento dei valori di curvatura corneale non solo è stato bloccato ma addirittura appiattito mediamente di -2.00D. I risultati sono stati confermati nei successivi 4 anni di follow-up.

Il trattamento CCL può essere combinato anche con gli anelli intrastromali Intacs®  per appiattire ulteriormente il cheratocono, in modo da essere più efficace rispetto ai singoli Intacs. In questi casi, si possono ottenere risultati più efficaci e stabilizzati. In alcuni casi si è riuscito ad ottenere anche più di 10.00D di appiattimento.
Il trattamento CCL si sta rivelando anche una promessa nello stabilizzare le cornee dei pazienti che si sono sottoposti a cheratotomia radiale.

La struttura corneale

Per capire come rinforzare la cornea, bisogna prima comprendere come fa la cornea a diventare debole a causa del cheratocono e cheratoectasia.
I pazienti giovani hanno una particolare inclinazione a produrre livelli alti di tipi di ossigeno reattivo (radicali liberi) nella cornea. La superossido dismutasi e gli altri enzimi prevengono in genere l’accumulazione dei radicali liberi. In certi casi, alcuni pazienti non hanno la capacità  di produrre questi enzimi protettivi. Di conseguenza i radicali liberi si accumulano e provocano danni all’integrità  strutturale della cornea.
Le conseguenze sono assottigliamento e indebolimento della cornea, che può diventare più ripida e deformata a causa della biomeccanica delle tensioni IOP (pressioni intra-oculari) indotte sul tessuto. In poche parole.. si sviluppa il cheratocono.
Osservando questo processo si è riusciti ad invertire l’ectasia solamente diminuendo le IOP con gocce per glaucoma.
Si è visto inoltre che i radicali liberi nella cornea aumentano con l’esposizione al sole e lo sfregamento degli occhi (eye-rubbing). Non a caso tutti gli oculisti e gli specialisti raccomandano ai pazienti con cheratocono di portare sempre occhiali da sole e di non sfregarsi gli occhi.

Cross-linking Trans-epiteliale, ossia senza la rimozione meccanica dell’epitelio corneale.

Per questo tipo di trattamento si utilizza il RICROLIN®TE che è una soluzione oftalmica ipotonica contenente Riboflavina (0,1%) e sostanze (enhancer) in grado di facilitare il passaggio della Riboflavina stessa attraverso l’epitelio corneale integro. Tale soluzione, impiegata nell’occhio insieme ad un emettitore di radiazioni UV-A, permette di eseguire un intervento di cross linking senza la rimozione dell’epitelio corneale.
Lo scopo fondamentale di RICROLIN®TE è quello di costituire una barriera protettiva nei confronti della penetrazione dei raggi UV-A oltre lo stroma corneale, preservando così le delicate strutture interne dell’occhio (endotelio corneale, cristallino e retina) dal danno che i raggi Ultravioletti concentrati arrecherebbero alle stesse.
La soluzione di RICROLIN®TE è in grado infatti di ridurre fino al 95% l’intensità dell’energia UV che arriva agli strati profondi della cornea.
La penetrazione transepiteliale della Riboflavina, facilitata dall’aggiunta di sostanze enhancer, senza che si debba procedere alla rimozione dell’epitelio corneale, permette di eseguire l’intervento di cross-linking con tempi più lunghi rispetto all’intervento di CXL tradizionale con rimozione dell’epitelio, ma riduce notevolmente il disagio postoperatorio per il paziente. Poichè gli studi a lungo termine hanno dimostrato che l’efficacia del CXL-TE è inferiore al trattamento Epi-Off tradizionale, attualmente il trattamento Transepiteliale conserva le sue indicazioni solo in alcuni casi particolari di cornea sottile, con spessore inferiore ai 400 microns.

Utilizzando l’esame O.C.T. (tomografia ottica) della cornea è possibile dimostrare e monitorare l’effetto del trattamento di cross-linking sullo stroma. Come si può osservare sulla immagine post-trattamento vi è una banda a livello del 1/3 medio dello spessore che corrisponde all’effetto di compattazione delle fibrille del collagene.